Viaggio d'Istruzione delle quinte ABC dell'Artistico Buniva di Pinerolo

SONY CENTER

 Il complesso del Sony Center, in Potsdamer Platz,rappresenta l’apoteosi dell’architettura hi-tech berlinese. 



Progettato su commissione della multinazionale della Sony giapponese, dall’architetto Helmut Jahn, dello studio Murphy/Jahn di Chicago, è oggi una delle costruzioni più riuscite della nuova Berlino.

Il Sony Center, situato su una superficie di 26000 mq, è un’imponente costruzione omogenea in vetro e acciaio del tutto trasparente.

L’architetto ha affrontato il tema della piazza: essa si struttura come un enorme teatro cosmopolita i cui corpi di fabbrica sono disposti  intorno al Sony plaza

 

La copertura è unica in vetro e acciaio, molto simile a quella di Foster sul Reichstag. La sua forma, analoga a quella di un tendone ma trasparente, è di 4000 mq inclinata sul proprio asse di simmetria. Questo tipo di copertura ripara dagli agenti atmosferici e cambia colore sia per il clima, sia per il variare delle ore, ma anche grazie a un sistema di illuminazione elettrica.

 

 

È un complesso composto da sette edifici:

1.   Palazzo della Sony
2.   Sanofy Aventis – Deutscheland
3.  
Filmmuseum
4.   Deutsche Bahn
5.   Deutsche mediathek
6.  
Sony Plaza:
      Sale
multimediali,
      residenze e uffici direzionali, ristoranti …

7.   Deutsche film – und fernsehakademie

 

Quando cala il buio, il tetto si illumina e riluce con colori che cambiano – dal rosso magenta al blu Ciano – per riprodurre l’effetto di un “tramonto”. Il concetto nasce da un’idea dell’artista parigino della luce Yann Kersalé (Parigi le 17 febbraio 1955).


 

Durante il giorno, i 50 metri della cupola di vetro si nutrono della luce del sole, dando all’edificio un aspetto diverso a seconda del punto di vista. La notte, invece, lo stesso tetto risplende in vari colori. Le lampade ad alogenuri metallici OSRAM HSD sono state scelte per la loro qualità e per la loro maggiore durata. Per questa eccezionale installazione sono stati utilizzati scalatori professionisti.

“Il Sony Center non deve essere illuminato: deve risplendere” Questo il compito degli architetti di Chicago, Murphy/Jann Inc. Questa struttura dinamica sembra sempre in movimento, sia di giorno che di notte

FORMA OVALE

La caratteristica principale del progetto di Helmut Jahn è la forma ovale del forum coperto e inondato di luce.

 

Dal punto di vista architettonico l’elemento più straordinario è il grande tetto che sovrasta il forum.
La copertura progettata da Helmut Jahn è realizzata in vetro, acciaio e strisce di tessuto. Con una larghezza di circa 100 metri lungo l’asse principale e di 80 metri lungo quello secondario, ricopre il cuore del Sony Center. Questo straordinario tetto ovale,
a forma di imbuto rovesciato e inclinato sul proprio asse di simmetria, dal peso di circa 920 tonnellate, sembra librarsi con una leggerezza ineguagliabile sopra il forum centrale.

La copertura del forum è un miracolo tecnico legato soprattutto all'uso di vetri laminati, tenuti insieme da un anello d'acciaio alla base e da un cono in cima

 

 

La costruzione principale, la Tower Bahn o DB-Tower dalla volumetria suggestivamente curva e totalmente vetrata, è alta 103 metri, con 26 piani su  una pianta a semicerchio.

 Il centro ospita anche un Museo del film e il Berliner Filmhaus con la mediateca tedesca. 

L’intero complesso è compreso nel tessuto urbano di Potsdamer Platz configurato da un insieme di isolati triangolari generati dalla deviazione della maglia con tre assi: due di prolungamento provenienti dal Tiergarten – Bellevue Strasse e Ben-Gurion-Strasse -  e l’altro dalla Leipziger Strasse che si unisce alla Potsdamer Strasse.


 

   

HELMUT JAHN

 

(4 Gennaio 1940 - Norimberga)

Influenzato dall’architettura di Ludwing Mies van der Rohe e Daniel H. Burnham, ha realizzato un linguaggio originale caratterizzato da nuove tecnologie. Le sue architetture assumono spesso il ruolo di vere e proprie icone urbane e presentano uno stile complesso che deriva dall’adattabilità delle diverse funzioni e ai diversi contesti culturali.

Vita

È considerato un architetto tedesco naturalizzato statunitense in quanto, dopo aver frequentato l'Università Tecnica di Monaco di Baviera e successivamente aver lavorato in uno studio di architettura, emigra negli Stati Uniti dove ha studiato per un anno presso l'Illinois Institute of Technology a Chicago, con la supervisione di Ludwing Mies van der Rohe.


Nel 1967 entra a far parte dello studio di architetti C. F. Murphy Associates che nel 1981 prende il nome di Murphy / Jahn. Tra gli anni ‘70 – ’80 progetta alcuni dei principali edifici di Chicago, ispirandosi agli insegnamenti di Ludwing Mies van der Rohe.

Più tardi Jahn abbandona l’ideologia modernista del passato per
sviluppare una tendenza al naturalismo creativo il quale gli permette
di elaborare una maggiore libertà nel design.

Opere

1980  Centro di Xerox ,Chicago, Illinois

1985  James R. Centro del Thompson, Chicago, Illinois

2000  Centro di Sony Berlino, Germania

2003  Alberino di Deutsche Torretta, Bonn, Germania 

 

 

   
Creativity has more to do with the elimination of the inessential than with inventing something new” -Helmut Jahn     

  

Caterina Colaci, 5° C LA          

 

 

 

 

 

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