Viaggio d'Istruzione delle quinte ABC dell'Artistico Buniva di Pinerolo

NEUE NATIONALGALERIE (Nuova Galleria Nazionale)

 La Neue Nationalgalerie  possiede una struttura in vetro e acciaio ed essa è la mecca degli amanti dell’arte contemporanea e dell’architettura. L’edificio è un’opera di Mies van der Rohe, inaugurata nel 1968. L’interno si articola su 5000 mq di superficie, con 800 metri di pareti. Il luminoso piano superiore è utilizzato per mostre particolari, per esempio quando vengono esposti dipinti e sculture di grande formato. La collezione comprende opere del tardo ottocento fino ad arrivare a tutto il novecento e vi sono opere di grandi artisti come:

 i cubisti Picasso, Gris e Léger, i surrealisti Ernst, Dalì e Mirò, i docenti della Bauhaus Klee e Kandinsky ed espressionisti come quelli appartenenti al gruppo Die Brücke, oltre a Heckel, Schmidt-Rottluff e Kirchner.

 

 

Hans Scharoun

Hans Scharoun è  stato un architetto tedesco, esponente di spicco della cosiddetta architettura organica. Nel 1919, al termine della guerra, Scharoun iniziò la propria attività di architetto come progettista indipendente dove realizzò numerosi progetti e si dedicò all'organizzazione di esposizioni artistiche: durante quegli anni legò il proprio nome al gruppo di espressionisti noto come Die Brücke.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, entrò a far parte del comitato di ricostruzione di Berlino ed ebbe modo di presentare numerosi progetti per la città, che non erano inquadrabili in alcuno schieramento politico e che lo resero ben presto una figura isolata. Nel 1946 assunse la cattedra al politecnico di Berlino e si dedicò alla realizzazione di alcuni progetti utopici tra cui la torre Stuttgart (1954), il ginnasio Geschwister-Scholl (1962) e la famosa sala concerti di Berlino (la Philharmonie e la Kammermusiksaal) (1956-1963).

Caratteristica principale di questi ultimi edifici è una nuova concezione dell'organizzazione dello spazio, soprattutto dal punto di vista sociale. La sala concerti è considerata il suo capolavoro, con le sue terrazze irregolari per il pubblico e la disposizione quasi paesaggistica, dei pannelli sul soffitto.

Edgar Wisniewski

Edgar Wisniewski ha studiato a Berlino tra il 1950-1957 presso la TU di Hans Scharoun come suo dipendente e più tardi come partner congeniale. È Stato così coinvolto fin dall'inizio nel concetto di pianificazione urbana del Kulturforum di Berlino.

Rolf Gutbrod

 

Rolf Gutbrod uno degli architetti tedeschi più importanti del dopoguerra. Soprattutto negli anni del boom del 1960, tramite un architettura ricca di concetti inusuali: l’ architetto ricerca soluzioni di design individuale.

 

Heinz Hilmer

 

Christoph Sattler

Heinz Hilmer (a sinistra) e Christoph Sattler (a destra) hanno fondato nel 1974, lo studio di architettura "Hilmer + Sattler" a Monaco di Baviera.

Nel 1964 Sattler ha acquisito un'esperienza pratica presso il famoso architetto Mies van der Rohe.

   
   

 

Ludwig Mies van der Rohe:

Ludwig Mies van der Rohe è stato un architetto e designer tedesco. Nel 1907 entra nello studio di Peter Behrens, architetto di fama internazionale, dove rimane fino al 1912 (lavoreranno lì anche Gropius e Le Corbusier). Sotto l'influenza di Behrens, Mies sviluppa un approccio stilistico basato su una tecnica strutturale avanzata ed il Classicismo Prussiano. Sviluppa anche una simpatia per il "credo" estetico sia del costruttivismo Russo che del gruppo del De Stijl Olandese. Nei tardi anni trenta andò negli Stati Uniti, dove la sua influenza come designer era già notevole: era stato il direttore della scuola del Bauhaus per molti anni ed aveva vinto numerosi ed importanti concorsi per la progettazione di opere architettoniche.

Nel 1962, ormai anziano e malato, è incaricato di realizzare il museo di arte contemporanea (Neue Nationalgalerie) a Berlino. La Neue Nationalgalerie è l'opera più grandiosa e tragica di Mies: un'aula quadrata di quasi sessantacinque metri di lato con un tetto che poggia solo su otto pilastri in acciaio. L'ultimo edificio realizzato da Mies van der Rohe ne consacra la figura ad un'architettura classica senza tempo, paragonabile a quella dei templi greci.

   

 

Gorni  Samiana    5^ C  LA

 

 

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