IL REICHSTAG
Un anno dopo la riunificazione, avvenuta il 3 ottobre 1990, il Bundestag (parlamento federale) scelse il Reichstag come sede parlamentare della capitale della Germania unita. Fu quindi avviato un restauro completo e spettacolare dell’edificio (poiché precedentemente incendiato e in parte distrutto) realizzato nel 1894 dall’architetto Paul Wallot e poi con l’intervento di Sir Norman Foster, il quale decise di non abbattere e ricostruire completamente, ma restaurarlo seguendo le tracce del passato. Il 19 aprile 1999 l’ edificio accolse la prima riunione del nuovo parlamento.
La grandiosità dell’edificio era accentuata proprio dall’avancorpo, sormontato da un timpano e con un’ampia scalinata davanti, salendo la quale si raggiungeva il grande portale d’ingresso. Complessivamente, l’edificio era costituito da quattro ali e due cortili interni, con un gran salone per le sedute plenarie. A 75 metri d’altezza, sulla cupola, spiccava la corona imperiale. La famosa iscrizione “Dem Deutschen Volke” (al popolo tedesco), un’aggiunta di Peter Behrens del 1916, troneggia ancora sul monumentale ingresso
LA CUPOLA DI NORMAN FORSTER
Altezza: 23,5 m
Diametro: 40 m
Peso: 1200 tonnellate di cui 700 tonnellate per la struttura d’acciaio.
Rivestimento: due strati di vetro interposti da uno strato intermedio di vinile di stagno.
E’ dotato di uno schermo mobile che si sposta per impedire la penetrazione del calore e della luce solare diretta.
Di giorno gli specchi riflettono la luce naturale, illuminando la Sala Plenaria.
Di notte si ha un processo inverso: sempre grazie agli specchi la luce artificiale della Sala Plenaria si riflette esternamente illuminando la cupola.
L'EDIFICIO COME ESEMPIO DI ARCHITETTURA SOSTENIBILE
il Reichstag, così come ricostruito, è un edificio pubblico virtualmente senza inquinamento, che può essere preso come modello di un'architettura sostenibile per il vasto uso di luce e di ventilazione naturali, insieme a sistemi combinati per il recupero del calore e di cogenerazione
L'elettricità, è ricavata dal petrolio vegetale attraverso un sistema che riduce del 94% l'emissione di anidride carbonica. Inoltre, il calore in eccesso viene deviato in uno strato acquifero a 300 metri sotto l'edificio, in modo che in inverno l'acqua calda immagazzinata possa essere utilizzata per riscaldare l'edificio.
Il sistema di ventilazione dell’aria avviene estraendo l'aria calda al livello alto, mentre i ventilatori assiali e gli scambiatori di calore riciclano l'energia dall'aria di scarto.
C’è un legame forte tra l'ecologia del nuovo Reichstag, e la sua dimensione poetica di architettura: la luce naturale modella e scolpisce gli spazi e, recuperata e convertita, riduce il consumo di energia ed i costi di esercizio.
Il progetto di Foster è il risultato di una procedura rigorosa che segue attentamente i cambiamenti sociali e politici importanti. Il risultato è una costruzione totalmente nuova che è divenuta l'emblema della nuova skyline berlinese, rappresentando una perfetta sintesi di innovazione sociale e tecnologica.
La qualità di un progetto non è collegata necessariamente, con quanto costa ma, piuttosto, con quanto saggiamente sono impiegate le risorse in termini di tempo e soldi. Il mio intervento si è basato su una serie di punti che possono così sintetizzarsi: trasparenza, rispetto della storia, tutela dell’ambiente. N.Foster
Norman Robert Foster |
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È un architetto e designer britannico, tra i principali esponenti all’ architettura high-tech. Nasce a Manchester nel 1935. Si iscrive alla Scuola di Architettura all’ Università di Manchester e diplomandosi nel 1961. Prosegue poi gli studi negli Stati Uniti all’ Università Yale. Nel 1967 fonda lo studio “Foster and Partners”. I primi progetti sono caratterizzati dallo stile high-tech e si concentrano sugli aspetti tecnologici e strutturali, ma in seguito le linee delle sue costruzioni si vanno ad addolcire e i progetti esprimono una modernità più autentica. |
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Alcune opere: - Cupola del Reichstag, 1999 Berlino - City Hall, 2002 Londra - Swiss Re Tower, 2004 Londra - Viadotto 2004, Millau
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Alice De Bernard V C LA