Viaggio d'Istruzione delle quinte ABC dell'Artistico Buniva di Pinerolo

EAST SIDE GALLERY

 

Il 9 novembre 1989 fu aperto il confine tra la Germania dell’ovest (BRD, Bundesrepublik Deutschland) e la Germania dell’est (DDR, Deutsche Demokratische Republik). Il muro cadde nella notte, dopo più di 28 anni. A Berlino il muro rimase dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 e divise Berlino ovest con Berlino est. Fu uno dei simboli più importanti della guerra fredda. Alla fine della seconda guerra mondiale, 1945, la Germania fu divisa in quattro zone di occupazione. 

Alcuni artisti famosi come Keith Haring e Thierry Noir, a partire dagli anni ottanta iniziarono a dipingere il lato di Berlino Ovest.

In seguito migliaia di artisti  utilizzarono il muro per i loro disegni. Il muro si coprì di murales dalle semplici scritte o disegni molto elaborati alcuni dei quali si guadagnarono una certa popolarità, come quello che raffigurava una Trabant bianca che sfonda il muro, o quello in cui si vedeva Erich Honecker baciare sulla bocca il segretario del PCUS Leonid Brežnev.

La East Side Gallery , lunga più di 1 km , è stata definita la più grande galleria di pittura all'aria aperta del mondo. Solo pochi dei murales hanno resistito al tempo. La città di Berlino, a corto di fondi, ha investito pochissimo nel restauro del muro e nel 2000 solo alcuni dei dipinti furono restaurati e protetti dai vandali. Malgrado siano protette dalle leggi sulla tutela dei monumenti, non si conosce quale sia la sorte di queste opere.

La storia del muro di Berlino e le sue conseguenze mortali sono molto note. Meno si conosce invece della vicenda della vendita del muro di Berlino avvenuta immediatamente dopo la sua caduta, tra il 1989 ed il 1990. 155 km di muro, fatto di ferro e cemento, per alcuni rappresenta un occasione eccezionale ,mentre per altri risulta un elemento negativo da eliminare. L’allora governo decise , a fine Dicembre 1989 , di vendere la costruzione, sotto il controllo dello Stato. Con le elezioni del marzo 1990, la vicenda permettè di arrivare alla soluzione per liberarsi del muro nel più breve tempo possibile. L’allora neo capo del governo della DDR, Lothar de Maiziére, lasciò un ordine di smantellamento del muro attraverso i militari del genio civile. Questi ultimi però non avevano né i mezzi né il personale sufficiente da impiegare per l’impresa. Un privato cittadino decise di intervenire per risolvere il problema: K.H. Goldschmidt. Quest’ingegnere civile ricevette l’appalto per fare un riciclaggio di materiali edilizi. I lavori iniziarono a fine marzo 1991. La macchina impiegata da Karl-Heinz era una specie di trita cemento che riusciva a produrre circa 40 camion di ghiaia al giorno dai blocchi ferro-cemento che costituivano il muro. Con 20 uomini al lavoro, ogni giorno l’ingegnere diventò ben presto una personalità. Pezzi di muro venivano selezionati nella Brehmstrasse, sede del cantiere, e venduti o regalati un po’ in tutti i continenti. Nel 1993 l’operazione fu completata e il materiale fu completamente riciclato ed utilizzato per manti stradali e basi per parcheggi; il ferro invece veniva subito trasportato alle fonderie .

Una parte del Muro di Berlino collocata di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles, Belgio.

 Il Muro di Berlino ebbe un forte impatto emotivo, sociale e culturale, non solo sui cittadini di Berlino o della Germania, ma anche nel resto del mondo.

Morena Amparore  5^ BLA                                                                                                                          

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